Captain America: Civil War

Sono riuscito finalmente a vedere l'ultimo film della Marvel e devo dire che non sono rimasto deluso.
A mio avviso Captain America è il personaggio che la Marvel è riuscita a delineare meglio ed è anche quello che mi ispira di più in tutto il cosidetto MCU (Marvel Cinematic Universe). 
Steve Rogers è un gracile ragazzo cresciuto a Brooklyn negli anni '40, che compensa i pochi muscoli con un grande cuore e con il coraggio che lo fa affrontare gente molto più grossa e pesante di lui, per contrastarne la prepotenza ed affermare la sua idea di giustizia.
Tale integrità lo porta a partecipare ad un progetto per creare un super soldato, visto che il suo desiderio più grande, da bravo americano patriottico, sarebbe servire il proprio paese durante la Seconda Guerra Mondiale. Inutile dire che va quasi tutto storto ma grazie a tale evento diventerà il mitico Capitain America, arrivando, per una serie di vicissitudini, "integro" fino ai nostri giorni.
A questo punto sarà, insieme a Tony Stark (a.k.a. Ironman) uno dei leader degli Avengers, un gruppo di eroi dotati di super poteri o di capacità straordinarie a seconda dei casi, che si oppone ai cattivoni che vogliono sconvolgere l'ordine mondiale. 
Il fatto è che gli Avengers sono quasi indistruttibili e per quanto si possano far male e rompere, non c'è quasi mai il rischio che muoiano, mentre la gente per cui combattono, a causa dei piani dei cattivi di turno o anche per imperizia dei nostri nell'affrontare le varie missioni, le persone comuni che si trovano a transitare "nei parages" (per citare Aldo Baglio) finiscono di solito in malo modo, spesso ferite gravemente se non ammazzate.
Questo continuo escalation di morti sembra non avere soluzione di continuità, come sottolinea giustamente Visione, uno degli ultimi acquisti nella squadra dei buoni, visto che i super eroi hanno poteri sempre più potenti e quindi gli antagonisti devono poterli contrastare alla pari e questo comporta battaglie sempre più cruente, armi sempre più micidiali e risultati catastrofici per il pianeta e la popolazione che ci vive.
Dopo l'ennesimo evento infausto che causa la morte di alcuni civili le autorità mondiali decidono di mettere sotto controllo questo gruppo di persone "dotate" e questo fatto comporta la prima incrinatura nei rapporti tra chi, come Tony Stark,  è favorevole a sottoscrivere gli accordi di Sokovia e chi, come il nostro Capitano, non intende lasciare il potere decisionale nelle mani di una banda di burocrati ma preferisce poter decidere come e quando intervenire.
A questo si aggiunge la ricomparsa in scena di Bucky Barnes, il miglior amichetto di Steve Rogers, come lui reduce dal passato e con la testa un pò "brainwashed" dall'organizzazione criminale meglio nota come Hydra.
Insomma un bel plot per costringere i nostri a dividersi in due fazioni e a darsele di santa ragione, creando di fatto due schieramenti antitetici che si battono per l'affermazione o la negazione del principio della libertà di scelta e di autoregolamentazione. 
Non sto a rovinarvi il film con degli spoiler, voglio però dire che la pellicola mi sembra molto ben riuscita per il modo in cui riesce a bilanciare le scene che preparano all'azione con l'azione vera e propria. Mentre Age of Ultron mi era sembrato un pò troppo sopra le righe e con poco spazio per l'introspezione e per farci capire le motivazioni dei protagonisti, questo ultimo film dei fratelli Russo mi sembra più riuscito perché dà sufficiente spazio a tutti i personaggi, permettendoci di cogliere la loro umanità e le loro debolezze, molto più di quanto capitasse in altre pellicole. Certo l'effetto carcassone con esplosioni e mega zuffe è sempre in agguato dietro la porta, avendo anche a disposizione una pletora di super eroi di tale caratura, ma trovo che in Civil War si sia raggiunto il giusto bilanciamento tra la fase narrativa e quella action, per cui le scene spettacolari hanno più senso logico perché meglio inserite nella storia.
Tutto questo rende la narrazione molto più fluida e meno "pesante" a tutto vantaggio degli spettatori che possono anche cogliere i consueti tocchi di ironia che sono un "must" per tutte le pellicole targate Marvel, così come lo è il cameo dell'inossidabile Stan Lee che qui fa la parte di un corriere che deve consegnare un pacco a Tony Stark alla fine del film.
Quindi consiglio assolutamente questa pellicola a tutti gli appassionati Marvel, giovani e meno, a mio avviso solo di poco inferiore a Winter Soldier che rimane il film più bello (soprattutto perché la trama risulta più elaborata) della trilogia relativa a Captain American.

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